Educazione alimentare
L’educazione alimentare è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla FAO come “il processo formativo ed educativo per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti e un efficiente utilizzo delle risorse alimentari”.
L’alimentazione, infatti, insieme ad altri fattori, svolge un ruolo determinante per la crescita e lo sviluppo del bambino e contribuisce alla costruzione della salute futura dell’adulto.
Sappiamo che la percentuale di bambini in sovrappeso oppure obesi è molto aumentata negli ultimi anni e ha raggiunto percentuali importanti. Molto è dovuto alla sedentarietà: ore passate davanti alla televisione e ai videogiochi sottraggono tempo al movimento. Non bisogna però dimenticare l’influenza della pubblicità e l’importanza di un corretto stile alimentare del bambino e della sua famiglia. Abbiamo sempre più conferme che il bambino obeso di oggi possa divenire un adulto obeso domani. Sicuramente sarà un adulto con un metabolismo alterato.
Le norme nutrizionali più appropriate, quelle che formeranno la base degli stili alimentari dell’adulto, si apprendono durante l’infanzia. E’ questo il momento migliore per impostare una corretta alimentazione.
Bambino in sovrappeso o obeso
Bisogna inquadrare correttamente le cause, essere attenti a valutare un problema alimentare se è presente ed impostare un intervento adeguato a prevenirlo. Quando siamo in presenza di eccesso di peso in età pediatrica, l’approccio educativo nutrizionale e comportamentale che mette un maggior ordine alle abitudini del bambino è solitamente ben accettato. Ad esempio un’indicazione del Nutrizionista per i nostri piccoli pazienti è quella di fare una buona colazione: diversi dati confermano che dimagrisce di più chi fa colazione al mattino. Inoltre chi fa colazione presenta un peso più controllato e non mangerà di più nel pomeriggio (magari fuori dal controllo dei genitori).
Saltare la colazione peggiora anche la salute. Per coloro che non consumano la colazione è documentato l’aumento di diabete e aterosclerosi, l’aumento del BMI (indicatore di rischio cardiovascolare). In pratica alcuni consigli per avviare con gradualità il percorso verso un’educazione alimentare corretta:
- Iniziare la mattina con una buona colazione;
- Moderare la quantità di cibo offerto ai piccoli;
- Preferire i cibi fatti in casa ai prodotti confezionati;
- Gli spuntini dovrebbero essere, possibilmente, a base di frutta;
- Eliminare i piatti elaborati a favore di pietanze semplici, in cui siano sempre presenti verdure cotte o crude e carboidrati complessi (pasta, patate ecc).
- Eliminare le “tentazioni” dal frigo e dalle dispense, sostituendo alimenti quali succhi di frutta, dolciumi, biscotti e merendine con altri alimenti come frutta, fette biscottate, yogurt;
- Non usare il cibo come premio gratificante.
Educazione alimentare per adolescenti
La particolare importanza dell’alimentazione in età adolescenziale è giustificata anche dai profondi cambiamenti somatici che si verificano in questa fase. Sebbene peso e altezza siano le caratteristiche corporee i cui cambiamenti sono più facilmente verificabili, questi due parametri danno un’idea solo approssimativa dei cambiamenti di stato nutrizionale dell’adolescente; informazioni più utili si possono avere dalle variazioni della composizione corporea in termini di massa magra, massa grassa e acqua corporea totale.
Tutti gli squilibri sono frutto di comportamenti alimentari erronei per lo più individuali, dato che i familiari riescono ad avere sempre minor presa su quanto, come e dove mangiano i propri figli.
E su questo intervengono piuttosto fattori legati all’appartenenza (o alla volontà di appartenere) al gruppo, in quanto l’adolescente ha la necessità di realizzare una propria identità proprio attraverso la vita di gruppo, da cui deriva la tendenza ad assumere comportamenti non più dettati da scelte decisionali autonome, ma da mode o stili di vita ritenuti più gratificanti anche se spesso risentono, proprio perché mode, di influenze devianti dettate, ad esempio, da motivazioni consumistiche o filosofiche, o etiche. Così ad esempio si ha: l’abitudine a saltare la prima colazione o a farne una del tutto insufficiente; la frequentazione esagerata e incongrua dei fast-food; la pratica di diete particolari – dimagranti “fai da te”.
L’educazione alimentare dell’adolescente deve esser volta, più che alla prescrizione di tabelle dietetiche che restano poi spesso inascoltate, a stimolare comportamenti autonomi e corretti: l’abitudine ad una prima colazione adeguata, il consumo contenuto di alimenti animali, l’assunzione con la dieta di quantità adeguate di ferro, calcio, fibra, vitamine e alimentari.
L’ambulatorio
L’ambulatorio di educazione alimentare di Clinica Viana è diventato un punto di riferimento per aiutare bambini, ragazzi e famiglie a sviluppare corrette abitudini alimentari. Gli specialisti della Clinica saranno presenti elaborando piani nutrizionali bilanciati e adatti alle esigenze del bambino/ragazzo, nel rispetto dell’età, della composizione corporea, dei gusti e dello stato di salute. Potranno inoltre essere di supporto ai genitori fornendo consigli pratici e suggerimenti per i diversi periodi di sviluppo, dallo svezzamento all’alimentazione quotidiana.
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Educazione alimentare del bambino: conoscenza e prevenzione sono i migliori alleati
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