Un impianto dentale rappresenta una soluzione stabile e duratura per chi ha perso uno o più denti. Tuttavia, in alcuni RARI casi ( importante sapere che la percentuale di successo degli impianti dentali che vengono mantenuti in bocca per almeno 10 anni è generalmente molto alta, stimata intorno al 98%), possono verificarsi problemi che, se trascurati , possono compromettere non solo il successo del trattamento ma anche la salute dell’intero cavo orale. Per questo è importante riconoscerne i segnali e sapere come intervenire.
Sintomi : i segnali da non ignorare
Il principale campanello d’allarme è il dolore persistente nella zona in cui è stato inserito l’impianto. Anche se un leggero fastidio è normale nei primi giorni dopo l’intervento, una sensazione dolorosa che si protrae o peggiora può indicare un problema più serio. Altri sintomi di un impianto dentale fallito includono gonfiore, arrossamento delle gengive, difficoltà nella masticazione e, in alcuni casi, instabilità dell’impianto stesso. Un altro segnale da non sottovalutare è la retrazione gengivale: se la gengiva si ritira lasciando scoperta una parte dell’impianto, potrebbe esserci in corso un’infiammazione o un’infezione.
Le cause del fallimento implantare
Un impianto dentale fallito può dipendere da vari fattori. Alcuni sono legati al comportamento del paziente, come una scarsa igiene orale o il fumo, altri invece possono derivare da condizioni mediche preesistenti o da errori nella fase di pianificazione e inserimento. Un’infezione batterica, ad esempio, può svilupparsi nei giorni successivi all’intervento, compromettendo la stabilità dell’impianto. Anche il carico masticatorio troppo precoce o eccessivo può incidere negativamente sull’integrazione dell’impianto con l’osso.
Cosa fare in caso di impianto dentale fallito
Di fronte a sintomi sospetti è fondamentale rivolgersi subito al dentista. Presso Clinica Viana, i pazienti vengono sottoposti a un’accurata valutazione con strumenti diagnostici avanzati per individuare la causa del fallimento e stabilire il miglior percorso terapeutico. In alcuni casi, è possibile salvare l’impianto intervenendo tempestivamente; in altri, può essere necessario rimuoverlo e ripetere la procedura dopo aver risolto eventuali problemi di osso o infezione.
Come prevenire il fallimento dell’impianto
La prevenzione inizia ancora prima dell’intervento, con un’attenta valutazione della salute generale e delle condizioni ossee del paziente. Dopo l’inserimento dell’impianto, è essenziale mantenere un’ottima igiene orale, evitare il fumo e rispettare le indicazioni post-operatorie. I controlli periodici permettono di monitorare l’evoluzione del trattamento e di intervenire tempestivamente in caso di complicazioni.
Conclusione
Sapere quali sono i sintomi di un impianto dentale fallito consente di intervenire in tempo e ridurre i rischi per la salute orale. Se hai dubbi o stai riscontrando problemi con un impianto, affidati all’esperienza del team di Clinica Viana. Una consulenza approfondita può fare la differenza tra una complicazione temporanea e una soluzione definitiva.
 
			