Test ergometrico (prova da sforzo su cyclette)

Che cos’e’ il test ergometrico?

L’elettrocardiogramma da sforzo (o test ergometrico) è un esame strumentale che consiste nella registrazione dell’elettrocardiogramma durante l’esecuzione di uno sforzo fisico calibrato. L’esame è svolto dal nostro cardiologo con avanzata strumentazione wireless.

In questo modo è possibile esaminare la risposta dell’apparato cardiocircolatorio all’esercizio fisico, in particolare per quanto riguarda frequenza cardiaca, valori pressori ed eventuali alterazioni elettrocardiografiche.

Durante sforzo fisico, infatti, l’incremento della richiesta di lavoro cui il cuore è sottoposto può mettere in evidenza eventuali alterazioni non riscontrabili a riposo; in particolare, per quanto riguarda un’eventuale malattia coronarica, il test ergometrico ha una buona sensibilità perché permette di segnalarne la presenza in circa 68-70% dei casi.

Il test ergometrico può quindi risultare utile per:

  • ricercare la eventuale presenza di ischemia cardiaca inducibile (ovvero un insufficiente apporto di sangue attraverso coronarie ristrette per la presenza di placche aterosclerotiche)
  • valutare il livello di sforzo al quale l’eventuale ischemia si manifesta con alterazioni elettrocardiografiche e/o sintomi (dolore anginoso precordiale)
  • valutare la eventuale compromissione funzionale del cuore (con riduzione della pressione arteriosa durante lo sforzo) e/o l’interessamento ischemico del sistema elettrico di conduzione del cuore (con la comparsa di aritmie/blocchi di conduzione)
  • verificare l’efficacia della terapia impostata in soggetti nei quali è già nota la presenza di una malattia coronarica

Il test ergometrico viene inoltre utilizzato per valutare la capacità lavorativa in soggetti che praticano od intendono avviare una attività fisica/sportiva.

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Come ci si prepara all’esame?

Per effettuare il test ergometrico è necessario ricordare che occorre:

  • presentarsi a digiuno da almeno due ore
  • non fumare da almeno 2 ore
  • aver depilato la parte anteriore del torace se necessario
  • non compiere grossi sforzi né attività fisica il giorno della prova
  • presentarsi muniti di abbigliamento idoneo, comodo per pedalare (per le donne reggiseno senza body; per tutti scarpe basse, meglio se con suola in gomma)
  • portare con sé tutta la documentazione clinica in possesso, da sottoporre all’attenzione del medico presente; in assenza di documentazione che chiarisca il motivo dell’esame, la prova da sforzo potrebbe non essere effettuata
  • riferire eventuali allergie a farmaci od intolleranze note
  • leggere e firmare il documento con cui si dà il consenso all’esecuzione del test
Si devono assumere i farmaci?

Sì, tutti i farmaci abitualmente utilizzati devono essere regolarmente assunti, a meno che il medico che ha prescritto la prova da sforzo non abbia specificato in dettaglio l’eventuale necessità di ridurre gradualmente o sospendere uno o più farmaci (a tal riguardo è necessario consegnare in reception, qualche giorno prima del test, l’elenco dei farmaci assunti).

Come si esegue il test ergometrico?

Il/La paziente viene collegato all’elettrocardiografo mediante elettrodi adesivi e viene inizialmente registrato un elettrocardiogramma basale.

La prova vera e propria inizia pedalando su una cyclette (cicloergometro) in cui la resistenza alla pedalata viene progressivamente aumentata ogni 3 minuti (intervalli diversi possono essere utilizzati in caso di test per attività fisica/sportiva).

Si inizia da un basso carico di lavoro (poca resistenza alla pedalata) che viene progressivamente aumentato in modo da far salire la frequenza cardiaca fino a raggiungere un valore specifico (calcolato dal medico in base all’età del soggetto esaminato) od alla comparsa di modificazioni elettrocardiografiche e/o sintomi che consigliano l’interruzione del test.

Durante l’esame l’attività cardiaca viene tenuta costantemente sotto controllo, dal medico e dall’infermiere, attraverso il monitoraggio elettrocardiografico e la rilevazione ad intervalli regolari della pressione arteriosa mediante sfigmomanometro a bracciale.

Al termine dello sforzo il monitoraggio dell’elettrocardiogramma e dei valori pressori viene proseguito per alcuni minuti, con paziente in posizione sdraiata, verificando il graduale ritorno alla condizione di riposo.

Durante l’esecuzione dell’esame molta attenzione viene rivolta ai sintomi che il/la paziente può avvertire ed al loro rapporto con eventuali variazioni dell’elettrocardiogramma e della pressione arteriosa.

È quindi importante che il/la paziente segnali immediatamente la eventuale comparsa di dolore al petto, capogiro, mal di testa, malessere generale, affanno di respiro più intenso, debolezza eccessiva, palpitazione, nausea, senza però smettere di pedalare se il medico presente non lo ritiene necessario.

Quanto dura l’esame?

L’esame ha una durata variabile, in genere comunque non superiore a 20-30 minuti.

Può essere interrotto dal medico in qualsiasi momento fosse necessario (esistono criteri clinici e strumentali di arresto standardizzati), ma anche su richiesta del/della paziente.

È importante ricordare che l’interruzione precoce del test su richiesta del/della paziente potrebbe non permettere l’evidenziazione di eventuali alterazioni della funzionalità cardiaca, riducendo di conseguenza il valore diagnostico dell’esame stesso e limitando la possibilità di stabilire una corretta terapia.

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    Dott. Andrea Magnani
    Cardiologo
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